Quand’ero piccolo volevo fare l’astronauta…non è uno scherzo…poi il pilota d’aerei, dei caccia…volevo andare oltre, o almeno il più vicino possibile a quell’azzurro che vedevo da giù. Invidiavo le nuvole, così vicine a quell’immensità azzurra…
La vita qui è così piccola, che mi sembra assurda…non perché lo sia, ma perché noi uomini ci affanniamo a riempirla di cose inutili, di persone, di storie, senza pensare che le cose, le persone, le storie più belle sono proprio quelle che non si scelgono. Ma come è possibile riempire un granello di sabbia…e di cosa potrò mai riempirlo?
La vita qui è così flebile, come una piccola fiamma, coperta col palmo della mano a conca, perché non si spenga…eppure noi uomini facciamo di tutto per cercare di togliere, di scostare quella mano, perché vogliamo metterci la nostra.
Le persone che toccano la nostra vita, sono solo riflessi di quell’azzurro grande e profondo, e pieno di nuvole…anzi forse le persone nella nostra vita sono proprio come le grandi nuvole che attraversano il cielo. Che bello sarebbe se anche noi come il cielo potessimo essere capaci di lasciar andare quelle nuvole, di non trattenerle a noi come il cielo fa con i grandi velieri bianchi che lo solcano…tutte a parte una.
Allora forse…poi il cielo lo vedremmo così…………………….:
lunedì 17 marzo 2008
RIFLESSIONI...
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3 commenti:
ho ben presente questa foto...
immagino!
Attento perchè anke Vultus 5 firmava con la v.
E zorro con la z.
e chi sarebbe vultus?
ru intanto capiaci..
v
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