mercoledì 25 giugno 2008

MA-CHE-RITMO!!!

Prima partita del torneo di Palo 2008 per il Derrick. Prima vittoria.
Adesso ce la possiamo tirare almeno un po, perchè abbiamo battuto una delle squadre più forti, con tanto di fenomeno Bettio in campo. Attenti a non perdere la concentrazione però...anche le prossime due sono da giocare.
Eppure il profumo della vittoria, soprattutto se inaspettata, è sempre inebriante. Ognuno ha fatto la sua parte, da chi ha sfoggiato tecnica e visione di gioco, a chi altro non sa fare che contrastare (mi disp per un mio intervento su davide che poteva finire male ma per fortuna nn è successo niente), a chi ha nella velocità la sua carta vincente.
Quindi ma-che-ritmo...! L'impressione che abbiamo dato a tutti, sentendo i primi commenti, è quella di una squadra organizzata in cui ognuno ha il suo ruolo e cerca gli altri sul campo. Essendo il più sega della squadra, nonostante la buona prestazione di ieri, sono particolarmente contento di ieri.
I "Ma che ritmo" comunque sono proprio una squadra corretta e onesta, niente da dire su di loro. Ma il ritmo della partita era tutto nostro.

Anche quest'anno è aperta la classifica dei non cannonieri del derrick. Per ora in testa troviamo un trio d'autore...che nessuno si aspetterebbe...Varotto, Bonato, De Lorenzi.
Per la vera classifica cannonieri...www.torneodipalo.com

sabato 7 giugno 2008

I'LL REMEMBER - Madonna (song of the week)



E dopo tanto tempo torna qualche canzoncina...
buon ascolto!

domenica 1 giugno 2008

STOFFA...

Di colpo la prese e la strinse al petto singhiozzando. Sembrava volesse portarla dentro di sè, ma non sapeva come fare. Le dita si stringevano dure e sottili contro lo stoffa stropicciata. Le nocche si muovevano disegnando scattanti armonie di un mesto ricongiungimento. Ad un tratto avvicinò la stoffa al naso...poteva ancora sentire il suo odore; era passata una settimana da quando A. l'aveva indossata, eppure niente era cambiato: il profumo della sua pelle misto ad un leggero aroma e frammezzo un pizzico di sudore.
Eppure non riusciva più a smettere di piangere, e le sue mani continuavano a sudare freddo strizzando e spiegazzando quel cotone leggero. Le lacrime si susseguivano veloci, una dietro l'altra, per le stesse vie, tanto che quella maglietta fresca ormai era piena di un umidità umana, di espressioni di una gioia immanente e immediata...ma non duratura. La gioia dello sfogo dopo il naufragio, per aver capito di esserci ancora.
Ma nulla più.
E intanto, lacrima dopo lacrima, quella maglietta aveva perso il suo odore...