sabato 19 aprile 2008

EVERYTHING I DO - Bryan Adams (song of the week)



wow...

ROSSO...

E in un attimo era tutto finito. Non riusciva a pensare a quello ke era successo, a quello ke aveva voluto succedesse. Il ricordo troppo vivido e al contempo ficcato nella profondità della mente, così ke solo un più che consapevole sforzo lo poteva recuperare, le faceva male alla testa, la stringeva sulle tempie, la perforava incessante come un urlo nell'orecchio.
Non a lei. E invece sì, proprio a lei.
Eppure era come ogni altra volta, perfetto, l'erba frusciante del prato, le macchine parcheggiate, il cielo pieno di piccoli puntini luminosi. E invece ogni cosa era svanita in un lampo. Di colpo i ricordi avevano preso il sopravvento, il suo corpo andava da sè come una macchina assolutamente incontrollabile. Vedeva rosso, solo rosso, ogni cosa rossa, le sue mani, il prato, il manico del coltello, la luce del lampione storto.
La testa ke pulsava, le mani che andavano da sole, il frenetico urlo nella testa e poi il rosso si era trasformato in qualcosa di liquido, di caldo, che sentiva scorrere sulla sua mano destra che ancora con la parte superiore del pugno chiuso sfiorava la pelle calda di suo marito, mentra la lama rimaneva piantata trionfale nello stomaca.

Non a lei, non poteva aver fatto questo. Invece sì, proprio a lei. Da quando aveva scoperto che la tradiva, ogni giovedì sera per 5 anni si era appostata dietro quel cespuglio, vicino all'automobile del marito. E aveva osservato tutto, con un coltello in mano, per paura che qualcuno la importunasse.
Poi quella sera...non ce l'aveva fatta più. Era come se non fosse stata lei. Non era stata lei, lei lo sapeva, il suo corpo aveva agito da solo, ma quegli uomini in divisa non capivano, e non capivano nemmeno che lei ora aveva male alla testa, stava per scoppiare, che di nuovo iniziava a vedere rossa ogni cosa...e soprattutto, il capitano dei carabinieri di fianco a lei che la sorreggeva, vista la sua debolezza, non sapeva che aveva un'altro coltello, legato proprio sotto il polso...se ne sarebbe accorto solo all'ultimo momento...troppo tardi.



un po di splatter
bye

lunedì 14 aprile 2008

FRAMES...

Ci sono delle volte ke si ripensa al passato, delle volte ke si immagina il futuro e altre in cui si è talmente concentrati sul presente, su qualke frazione di secondo ke ci interessa, ke ci ha colpito o scioccato, ke tutto il resto pare fermo immobile e solo quell'attimo conta.

mercoledì 9 aprile 2008

SONDAGGIO N°3 "LA CACCA"

Proprio in questi giorni si è kiuso il sondaggio sul tema "secondo voi è consono alle buone maniere fare cacca in casa d'altri?"

La risposta più quotata è anke quella più ovvia, ossia "se a uno scappa sì" ma d'altra parte, su queste cose c'è poco da skerzare. Infatti se uno nn va in bagno al momento giusto possono esserci gravi conseguenze: ad esempio la cacca in arrivo, di solito, è condita da alcuni segnali, il cui insieme è dai dotti definito flatulenza (da tutti gli altri invece scoregge) e questo spesso porta a situazioni imbarazzanti.

A ki nn è capitato di essere in una situazione dove assolutamente nn poteva assentarsi e recarsi ad espletare le proprie funzioni??? Spesso l'impossibilità a far ciò ha dunque generato odori e talvolta rumori poco gradevoli, almeno per quelli ke ci stavano attorno.

Abbiamo per questo intervistato il nostro amico Pierclaudio, il quale da sempre convive con un intestino pazzerello: "Si, infatti, sono pienamente d'accordo. Anzi, visto ke a me scappa anke più volte al giorno, cerco di liberarmi il più possibile, è più forte di me...non riesco a tenerla!!! Per quanto riguarda certi problemi di odori e rumori molesti...oh nn so ke farci! è tutta natura in fondo! E a me piace condividere le cose naturali!!!"

Maaa...udite udite...abbiamo ora un'intervista inaspettata! Sentiamo le parole di Anna, sullo stesso tema: "Eh...è un argomento scottante per me...nel senso ke spesso mi vergogno a farla in casa d'altri, però se mi scappa proprio...eh ci vado...al bagno! Una cosa ke ho iniziato da poco a fare invece sono le scoregge. Prima di conoscere Pier non sapevo cosa fossero...proprio non ne avevo mai sentito parlare! Poi lui mi ha introdotto in questo magico mondo...e ora siamo come un odore solo. Ahhh...ke mondo sarebbe senza nutella..."

Un altro problema molto importante ke è emerso dal sondaggio è quello della stitichezza ben sette votanti su 31 hanno infatti dichiarato la loro difficoltà ad aprirsi in conversazioni importanti con il water di casa propria oltre ke cn quelli di casa altrui!!!

Ragazzi...fermenti lattici...

giovedì 3 aprile 2008